“Il brano prende vita durante una notte passata sotto il cielo di Lisbona. Silenziosa, taciturna e solitaria come la luna che illumina i saliscendi dell’esistenza, che dopo una moltitudine di gradini si scontra nella mattina, facendoci sentire trasparenti in una città piena di persone”
Appesi alla Luna – Zen Circus
RE SIm
Sfreghi le mani invece di applaudire
LA RE
Mentre la vita è solo un grande bar
SIm
È tardi, la gente vuole dormire
LA
Uccidere la notte in tranquillità
RE SIm
Qui pensavi di non essere nessuno
LA RE
Ma una finestra ricorda che sei sempre tu
SIm
Hai barattato anche il dolore
LA
Alla festa della fine della gioventù
SOL SIm LA SOL
Come se non parlasse mai di te
SIm LA
Una lingua che non capisci ancora
RE SOL
Ah, guarda quanta gente
RE SIm LA
Perché mai dovresti essеr tu importante?
RE SIm
Siamo accendini senza sigarеtte
LA RE
Siamo fame e sete, siamo dei gradini
SIm LA SOL
Fra le salite e le discese di un milione di miliardi di destini
SIm LA SOL
Appesi alla luna
SIm LA RE (tieni)
Sopra Lisbona
RE SIm
Il cielo è un tetto sopra le case
LA RE
Quindi alla fine non usciamo mai
SIm
E resti in bilico sopra i volti
LA RE
Che scompaiono appena te ne vai
SIm
Che fine hanno fatto gli occhi
LA RE
Di chi non doveva ferirti mai?
SIm LA SOL
Ma ti sembrava così vero mentre lo giuravano dentro i tuoi
SIm LA SOL
Come se non parlasse mai di te
SIm LA
Di un mondo che capisci solo ora
Ah, guarda quanta gente
Perché mai dovresti esser tu importante?
Siamo accendini senza sigarette
Siamo fame e sete, siamo dei gradini
Fra le salite e le discese di un milione di miliardi di destini
Appesi alla luna
Sopra Lisbona
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